Castel Cles
China su carta
Cm 24 x 35
Marco Paseri © 2006
Castel Cles, un altro bellissimo esempio di struttura medioevale perfettamente conservata, grazie anche all'intelligenza ed alla cura dei suoi proprietari.
Su un'isolata collina circondata da frutteti, sulla riva delle acque del lago di S. Giustina, a pochi metri dal capoluogo della valle, sorge il magnifico Castel Cles. Suggestivo e maestoso, visse il momento di maggiore splendore grazie al principe vescovo Bernardo Clesio. Le prime testimonianze della sua storia risalgono al XII secolo. Alla figura più insigne della famiglia Cles, quella del principe vescovo Bernardo Clesio, si deve l'arricchimento e lo sviluppo, secondo la moda rinascimentale, dell'edificio. Nel corso dei secoli Castel Cles fu colpito da numerose sciagure che lo danneggiarono gravemente: la Rivolta dei Contadini nel Cinquecento e l’incendio del 1825 che distrusse parte delle decorazioni del secondo piano e costrinse i Baroni di Cles ad abbattere una delle tre torri che racchiudevano l'intero complesso. Il nucleo originario era costituito dalla Torre antica: secondo il sistema tipico delle fortificazioni medioevali trentine, sulla corte interna si affacciavano gli edifici residenziali, contornati a loro volta da una seconda cinta muraria. Nell’insieme il complesso era racchiuso fra tre torri: oggi ne rimangono solo due a delimitare la zona abitativa. Le fasce affrescate con scene allegoriche e motivi araldici sulla facciata sono scandite da archi, finestre architravate, feritoie archibugiere che hanno un effetto decorativo. Gli interni del castello sono particolarmente preziosi; le stanze sono decorate con affreschi cinquecenteschi rappresentanti motivi araldici e scene allegoriche attribuiti all’artista Marcello Fogolino; il salone centrale, la Sala delle Metamorfosi di Ovidio, è invece impreziosito da un elegante soffitto a cassettoni.
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